Diversi milioni di euro all'anno
Il Forum sulla pesca sportiva ha tenuto l'8 marzo 2017 al Parlamento europeo un seminario dal titolo "Gestione sostenibile della pesca e pesca ricreativa in mare: valore socioeconomico, raccolta e uso dei dati in Europa e negli Stati Uniti" Alla riunione hanno partecipato deputati al Parlamento europeo e responsabili di associazioni professionali quali l'industria nautica europea (EBI) o l'Associazione europea del commercio di attrezzatura da pesca (EFTTA), che rappresenta i produttori di attrezzature da pesca.
Tutte le parti interessate hanno sottolineato l'importanza economica della pesca ricreativa. Si stima che in Europa vi siano tra gli 8 e i 10 milioni di pescatori amatoriali. Tutti spendono in media 1 000 euro all'anno per il proprio sport, il che porta a un mercato europeo della pesca marittima di circa 10 milioni di euro all'anno.
Necessità di riconoscimento
L'onorevole Bel, rappresentante dell'EFTTA, insiste sulla necessità di riconoscere questo sport. "La pesca ricreativa è un'attività sostenibile di notevole importanza per i cittadini europei e per l'economia. Il settore della pesca ricreativa richiede e merita di essere pienamente riconosciuto nell'ambito della politica comune della pesca"
A tal fine, gli oratori hanno sottolineato la necessità di una migliore conoscenza delle pratiche e delle questioni economiche al fine di avere un impatto sui negoziati. Il Consiglio dei ministri europei si è purtroppo opposto all'obbligo di raccogliere dati socioeconomici sulla pesca ricreativa, limitandosi ad imporlo alla pesca professionale.
Seguendo l'esempio americano
Sabrina Lovell, economista dell'agenzia americana NOAA, ha illuminato il pubblico sulla pesca d'oltreoceano. Nel 2014, negli Stati Uniti, 11 milioni di pescatori ricreativi hanno speso 4,9 miliardi di dollari per le bordate di pesca e 28 miliardi di dollari per le attrezzature. Il contributo all'economia statunitense è stimato a 60,6 miliardi di dollari e 493.000 posti di lavoro.
Mentre si stima che il 50% delle imbarcazioni da diporto negli Stati Uniti siano utilizzate per la pesca, Sandrine Devos, EBI, insiste sulla mancanza di dati in Europa. Christian Skov, dell'istituto danese DTU Aqua, ha presentato un'applicazione mobile che faciliterebbe la raccolta di queste informazioni, per dare alla pesca ricreativa il peso che merita, proprio come gli Stati Uniti.