ENIM e Yachting, i professionisti chiedono l'abrogazione della legge

Yachts a Cannes

I professionisti della grande nautica si mobilitano davanti al Consiglio di Stato contro la legge che estende la protezione sociale dell'ENIM a tutti i marinai residenti in Francia. Un testo dalle drammatiche conseguenze sociali ed economiche.

ENIM esteso ai marittimi residenti

L'articolo 31 della legge finanziaria relativa al finanziamento del regime di previdenza sociale per il 2016 ha introdotto l'obbligo per gli armatori stranieri che impiegano marittimi residenti in Francia su base stabile e regolare di aderire al regime francese di assicurazione vecchiaia se tali marittimi non sono già soggetti a un regime europeo di previdenza sociale o a un regime di un paese che ha ratificato una convenzione bilaterale in materia di previdenza sociale con la Francia. Un decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale l'11 marzo 2017 specifica le modalità di affiliazione ai regimi di protezione sociale gestiti dall'ENIM, in conformità alla legge.

Conseguenze visibili

Mentre il suo obiettivo era quello di venire in aiuto ai marinai della nautica da diporto e di lusso stabiliti in Francia, e in particolare in Costa Azzurra, gli effetti perversi della legge sono già avvertiti. Franck Dosne, direttore della rete Riviera Ports, che comprende Cannes e Antibes, ne descrive le conseguenze. "Le compagnie d'equipaggio hanno fermato, per il momento, il reclutamento di marinai residenti in Francia in attesa di ulteriori informazioni. Alcuni armatori hanno persino deciso di separare i marinai a bordo dai marinai residenti in Francia. La maggior parte degli annunci di lavoro pre-campionati indicano che non sono aperti ai marinai residenti in Francia. Più seriamente, questo testo è estremamente dannoso per l'attrattiva del territorio della Costa Azzurra, la prima zona al mondo per la vela da diporto" Teme che le barche abbandonino la Costa Azzurra, dove il loro equipaggio sarebbe considerato residente se facessero troppe fermate durante l'anno.

Procedura dinanzi al Consiglio di Stato

Un gruppo di professionisti della nautica, federanti associazioni di settore come l'ECPY o la CCI Nizza Costa Azzurra, il gestore del porto Vauban 21, hanno deciso di presentare ricorso contro il decreto dinanzi al Consiglio di Stato. Essi chiedono l'annullamento del decreto, ma anche la sua sospensione nei procedimenti sommari, nonché l'invio di una missione di valutazione dell'atto.

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