Pardo Yachts annuncia la sua vittoria legale contro Hanse

Pardo 43 © Fabio Taccola

Nuova sentenza del Tribunale di Genova nella causa di plagio tra Cantiere del Pardo e Gruppo Hanse dopo l'uscita del Pardo 43. Un verdetto favorevole per il cantiere italiano e per la sua prima barca a motore.

2° atto giuridico

L'annuncio aveva scosso la nautica europea, alla vigilia dell'apertura dello Boot Düsseldorf 2018: era stata avviata dal gruppo German Frers Hanse un'azione legale per il plagio contro il Cantiere Del Pardo italiano. Il costruttore German Frers accusa il suo collega di aver copiato il suo modello Fjord 42 per lanciare la sua prima barca a motore, il Pardo 43.

La prima sentenza della Corte di giustizia, pronunciata a Genova il 16 gennaio 2018, è stata favorevole al gruppo Hanse. Il Cantiere del Pardo dichiara ora di aver vinto il 2° turno. In un comunicato stampa, ha accolto con favore le nuove conclusioni del tribunale pubblicate il 7 marzo 2018, che ha riassunto come segue:

"Il Tribunale di Genova lo ha stabilito:

  1. Il Pardo 43 non è una copia del fiordo 42. La protezione comunitaria dei disegni e modelli del fiordo 42 è invalida e tutte le accuse di violazione nei confronti del paragrafo 43 sono pertanto infondate.
  2. Al momento dell'acquisto, nessun potenziale cliente può essere ingannato o disturbato dalla progettazione delle due imbarcazioni. Il Pardo 43 non può essere confuso con il Fjord 42 o con qualsiasi altra imbarcazione della gamma Fjord, prodotta da Hanse Yachts
  3. Non c'è stata appropriazione delle qualità e dei valori della gamma Fjord da parte di Pardo 43"

Opzioni contestate

D'altro canto, la Corte ha constatato che il cantiere italiano aveva beneficiato di vantaggi concorrenziali errati, grazie alle identiche opzioni offerte su entrambe le navi, come i bimini estensibili o la piattaforma idraulica di balneazione. Il produttore del transpalpin sottolinea che si tratta di prodotti di subappaltatori, disponibili sul mercato

Azioni future

L'autorizzazione a vendere il Pardo 43 non è più in pericolo, il Cantiere del Pardo sembra voler prendere nuovamente l'iniziativa. Egli indica che si riserva il diritto di agire nuovamente per difendere il suo lavoro.

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