Porti di piacere, il Consiglio di Stato ritorna sul trasferimento di competenze

Marina

Sequestrato da diversi comuni privati dei loro porti turistici, il Consiglio di Stato annulla l'istruzione ministeriale che ne impone il trasferimento alle comunità degli agglomerati. Una vittoria per i comuni che non risolve tutti i problemi della legge NOTRe.

Annullamento della direzione ministeriale

Con istruzione ministeriale dell'8 dicembre 2016, il governo e il ministro dell'Assetto territoriale hanno inteso precisare le condizioni per il trasferimento di competenze sulle aree portuali previste dalla legge NOTRe. Sono stati fissati tre criteri che definiscono le zone portuali che possono essere trasferite alle intercomunalità:

  • geografica: "nel rispetto della coerenza globale e di un perimetro definito, in tutto o in parte entro i limiti amministrativi di un porto"
  • economica: che la zona sia "destinata ad accogliere attività economiche al fine di sviluppare in modo coordinato un'offerta economica specificamente portuale"
  • organico: "Una zona di attività portuale è sviluppata dall'autorità pubblica, indipendentemente dalla natura delle attività (pubbliche o private) di organizzazione e coordinamento delle attività portuali"

Secondo il testo, molti porti turistici sarebbero stati sotto il controllo delle comunità di agglomerati. I comuni di Cannes, Mandelieu-la-Napoule, Théoule-sur-Mer, Argens-Minervois, Leucate, Frontignan-La Peyrade e La Forêt-Fouesnant hanno ottenuto, il 25 maggio 2018, dinanzi al Consiglio di Stato, l'annullamento dell'istruzione ministeriale. I giudici hanno scoperto che l'esecutivo aveva superato i suoi poteri, prendendo una "misura regolamentare per far rispettare la legge", senza "essere stato legalmente autorizzato a farlo"

Una vittoria che mantiene la sfocatura

Se questa è una vittoria per le autorità locali, che riceveranno ciascuna 500 euro dallo Stato, la vaghezza della legge NOTRe che la circolare del ministero voleva chiarire rimane intatta. Resta da vedere quali siano le intenzioni del legislatore, che dovrà precisare gli articoli del testo di legge.

Altri articoli sul tema