Una barca elettrica al 100%
Nicols, una società di noleggio barche sulle vie navigabili europee, sta costruendo le sue chiatte a Cholet da 30 anni. A differenza delle sue unità tradizionalmente equipaggiate con motori a combustione interna, la Sixto Green, l'ultima nata del cantiere, lunga 13,5 m, è dotata di un motore elettrico da 20 kW 48V raffreddato ad acqua. L'energia è fornita interamente da una flotta di 12 batterie agli ioni di litio. Si tratta dell'adattamento di un modello termico esistente. La sostituzione dell'impianto di alimentazione con una propulsione elettrica consente di risparmiare circa 230 kg di peso, afferma il produttore.
Piani Sixto Green
Limitare i vincoli di ricarica
Le batterie devono essere ricaricate in banchina. A tal fine, Voies Navigables de France (VNF), partner del progetto, ha installato 10 stazioni di ricarica rapida sul tratto di canale alsaziano in cui si sta svolgendo la sperimentazione. "Per il successo dell'esperimento, era essenziale che ci fossero abbastanza confini. Con 10 collegamenti per un centinaio di chilometri, una distanza massima che corrisponde a circa 1-1,5 ore di navigazione, i clienti possono fermarsi in qualsiasi momento. Le imbarcazioni hanno un'autonomia di navigazione da 6 a 8 ore, grazie ad un parco molto dimensionato. Le batterie possono essere ricaricate in 2 ore, il diportista è molto libero dal suo programma, sapendo che il tempo medio di navigazione al giorno è di circa 4-5 ore. Evitiamo la sensazione di filo alla gamba", spiega Corinne Dufaud, responsabile vendite Nicols.
Stazione di ricarica elettrica per battelli fluviali
Validare un modello economico per l'elettricità fluviale
VNF e Nicols stanno approfittando dell'esperienza alsaziana, prevista per durare 2 anni, per cancellare il modello economico del noleggio di barche fluviali elettriche per la crociera. Il gestore pubblico ha pagato 460 000 € euro per le 10 stazioni di ricarica veloce. Per ogni noleggio, riceve 220 € da Nicols per il consumo, presi dal prezzo fisso di consumo di 300 € fatturato dal locatore al cliente. Quest'ultimo è per lo stesso importo di quello pagato per una barca termica. D'altra parte, il noleggio della barca elettrica si paga il 15% in più rispetto alla tariffa tradizionale, per coprire i costi di sviluppo e costruzione del modello, stimato del 50% superiore all'equivalente termico.
Per rendere redditizie le stazioni di ricarica, sono state progettate per adattarsi alla ricarica delle biciclette per il turismo fluviale o per i veicoli elettrici VNF.
Feedback incoraggiante
"L'apertura alla prima barca è stata fatta il 30 aprile. Il primo feedback molto positivo, soprattutto per quanto riguarda l'autonomia. L'Alsazia è un mercato molto internazionale e appassionato di questo genere di cose. Questo supporta il nostro obiettivo di essere in grado di definire quali altre dimensioni di barca elettrica potremmo costruire e di implementare il concetto in altre regioni", conclude Corinne Dufaud