Bracci antinquinamento in lana di pecora
Geolana è un innovatore nella lotta contro l'inquinamento marino dovuto al petrolio. Purtroppo, la dispersione di carburante nei porticcioli turistici è comune. L'Acquatica marina di Alghero, in Sardegna, ci ha presentato un modo ecologico per combattere questo fenomeno. Quando grandi yacht e imbarcazioni da diporto vengono a riempire i loro serbatoi, crea un'originale barriera antinquinamento intorno allo scafo. Al posto delle tradizionali salsicce all'arancia, realizzate in plastica rivestita, abbinate a disperdenti, i gestori del porto stanno installando salsicce bianche di origine naturale prodotte dall'azienda italiana Geolana. Sono fatti di lana di pecora scartata e sughero. Geolana trasforma questi materiali in una schiuma omogenea, simile alla consistenza di una spugna, che assorbe naturalmente gli idrocarburi che galleggiano in superficie. Dopo averlo espresso come spugna negli appositi contenitori, la barriera può essere riutilizzata. Con una lunghezza unitaria compresa tra 1 e 6 metri, la barriera è disponibile in diversi diametri. I moschettoni integrati consentono di combinarne diversi e di ormeggiare in banchina o in pontile in tutta semplicità.
Diversi dispositivi di controllo dell'inquinamento naturale su pontili e a bordo delle navi
Oltre alle tradizionali barriere galleggianti antinquinamento, Geolana produce altri dispositivi antinquinamento. Nella forma di una striscia piana, possono essere installati dispositivi di assorbimento 100% lana di pecora su banchine o pontili. Oltre a catturare gli idrocarburi, li degradano naturalmente. Posizionati in modo da mantenersi permanentemente tra i 5 e i 10 cm sott'acqua, rimangono efficaci per 3-4 mesi pur essendo colonizzati naturalmente dalla flora marina. Le bande combattono efficacemente l'inquinamento puntuale e l'iridescenza dovuta a petrolio e benzina.
I tessuti di lana Geolana, venduti anche in forma quadrata, vengono utilizzati anche per la pulizia di stive e locali macchine.