Club velici al rallentatore, ma non a riposo
Per tracciare un panorama della situazione dell'ecosistema velico francese, la Federazione Francese della Vela (FFVoile) ha contattato tutte le strutture affiliate all'istituzione nazionale nel corso del mese di aprile. Tra le 1063 entità contattate telefonicamente: circoli velici, basi nautiche, strutture comunali e lavoratori indipendenti, il 76% ha risposto. Più di un terzo ha indicato che hanno cessato ogni attività. Tra il restante 63%, che svolge un'attività parziale, l'animazione della vita associativa è la priorità assoluta. Alcuni club (dal 10 al 30%) si dedicano anche alla gestione del calendario e delle gare.
Istruttori esecutivi e istruttori di vela per il lavoro a tempo parziale
Lo studio FFVoile evidenzia la cifra di 2800 posti di lavoro direttamente supportati da 489 strutture. Il 66% degli intervistati ha dichiarato di essere in disoccupazione parziale o totale. Se più di 3/4 dei club velici prevedono una perdita di fatturato nel 2020, ritengono anche che la grande maggioranza di essi abbia i mezzi finanziari per affrontare il periodo a breve termine. Il flusso di cassa medio dei club è stimato in 1,9 mesi.
Meno diportisti con licenza nel 2020
La Federazione dovrebbe essere influenzata anche dal punto di vista finanziario. I ricavi delle licenze diminuiranno nel 2020. Il 49% dei club prevede un calo del numero di licenziatari, in media del 25%. La FFVoile ha già inviato una chiamata a tutti i licenziatari per rinnovare rapidamente la loro affiliazione per sostenere i club.