Mappatura per una migliore comprensione delle regate oceaniche
Nonostante la crisi sanitaria, la vela e le regate oceaniche sono finalmente riuscite a tenere duro. Tra il Vendée Globe e il Trofeo Jules Verne, l'autunno e l'inverno del 2020 sono pieni e i dilettanti, stagionati o meno, hanno gli occhi incollati alle mappe ufficiali delle varie manifestazioni e squadre. Per uno yacht, la linea retta è raramente il percorso più veloce per arrivare al traguardo e lo skipper si adatta alle condizioni atmosferiche. Le classifiche basate sulla distanza dal traguardo, annunciate ogni mattina alle radio, possono essere fuorvianti. Sulla base di questa osservazione, alcuni dilettanti hanno espresso il desiderio di avere carte più accessibili e risultati più comprensibili.
Attivo sull'argomento da 8 anni, Volodia del suo pseudonimo, spiega la genesi del suo approccio. "L'idea all'inizio era quella di avere diverse regate record sulla stessa cartografia, e poi di permettere al grande pubblico e alla comunità velica di seguire meglio queste regate. Poi è arrivata la questione della rilevanza delle classifiche. Oggi ci basiamo su un percorso teorico determinato da waypoints collocati manualmente (N.d.R.: metodo ora adottato anche da alcune carte "ufficiali"). L'obiettivo è quello di trovare una soluzione automatica per calcolare la posizione e la classifica in relazione a una rotta media delle imbarcazioni e poi trovare un modo interessante per presentarla alla fine" spiega il progettista.
Una cartografia di Vendée Globe è disponibile al link in fondo all'articolo, che presenta sia le classifiche ufficiali che i dati aperti della nuova soluzione.
Un'iniziativa open-source per dare impulso alle grandi regate veliche
L'approccio di Volodia e di un gruppo di sviluppatori volontari è completamente open-source. "L'obiettivo è quello di evitare la duplicazione degli sforzi. Abbiamo tutti un lavoro di contorno e vogliamo essere efficienti. Questo permetterà a nuove persone di inventare nuove cose. I grandi giocatori hanno soluzioni fisse che non si evolvono molto. Oggi è un progetto hobbistico, ma come sempre in open-source, le aziende possono usare questi codici per muoversi più velocemente e proporre nuove mappe" conclude con speranza Volodia.