Antoine Ricardou ha fondato l'agenzia Be-Poles nel 2001. Specializzata nella costruzione di marchi, attraverso i loghi, ma anche le loro molteplici varianti nell'architettura e nel design, l'azienda ha 2 uffici a Parigi e New York e impiega una ventina di persone. Ha appena creato la nuova identità della classe IMOCA. Il suo fondatore spiega il processo e il suo desiderio di collaborare nelle regate d'altura e nelle imbarcazioni da diporto.
Come e perché IMOCA è venuta a Be-Poles?
La moglie di Antoine Mermod [ndr: il presidente dell'associazione di classe IMOCA] lavora nella scenografia per i musei, e gli ha consigliato di lasciare la professione, che per alcuni è molto prevenuta. C'è efficienza nel lavoro attuale, ma quando si entra in altri mondi del nostro sport, come l'America's Cup o Volvo, le barche hanno teste diverse. Puma o Mapfre hanno diverse identità grafiche. Così ha voluto prendere un professionista del branding e non navigare, anche se io sto navigando. Mi ha detto, ho appena fatto un ottimo affare con la Volvo, vogliamo un'immagine forte.
Dal punto di vista operativo, com'è andata?
Non volevo proprio venire qui con i miei pregiudizi da marinaio. Lascio lavorare le mie squadre. Ho un ragazzo che è un tifoso di calcio e che vuole lavorare con un club da molto tempo. Abbiamo cercato di vedere come potevamo migliorare l'immagine dello sport con le referenze di grandi marchi che portano le società sportive come la FIFA o la Formula 1. L'idea era quella di avere un elemento significativo che non fosse percepito come un peso, come la bolla incollata sopra lo sponsor sulla vela. Il nuovo logo può essere integrato con la scelta dei colori. La tipografia rappresenta la velocità, lo shock, la potenza. Quando sono andato all'Azimuth Challenge, ho scoperto che gli skipper non lo vedevano come un vincolo, è la prova che funziona.
Ci sono altri progetti in barca?
È stata la seconda volta che abbiamo toccato il mondo marino dopo il logo arancione sul muso della barca a vela Tara. Ti fa venire voglia di fare barche da regata oceaniche complete. Anche nello yachting sarebbe interessante lavorare sull'emergere di sistemi di marca come si fa nell'industria automobilistica.