Il fondo Clessidra in soccorso di Perini Navi
Il cantiere italiano Perini Navi, specializzato in superyacht a vela e a motore, era stato dichiarato fallito il 29 gennaio 2021 . Il costruttore di barche di fascia alta aveva accumulato debiti significativi per molti anni. Diversi acquirenti, tra cui un joint venture tra il Gruppo Ferretti e il cantiere San Lorenzo, chiamata Newco hanno dichiarato il loro interesse. Questi ultimi si dicono pronti a comprare l'azienda non appena la Corte d'appello di Firenze avrà emesso la sua sentenza. Ma in questo caso, un nuovo elemento è entrato in gioco con la richiesta al tribunale da parte della holding Fenix, di proprietà della grande fortuna italiana Fenix, azionista di maggioranza di Perini Navi di invertire la liquidazione. Per prepararsi a tale situazione, la holding ha appena annunciato sulla stampa italiana di aver firmato un accordo con il fondo Clessidra e un investitore privato per il loro ingresso nel capitale. L'importo citato dal quotidiano locale Il Tirreno è di 50 milioni di euro, di cui 38 milioni di euro dal fondo di investimento.
Un'offerta da prendere con cautela
L'annuncio della holding Fenix ha lasciato gli osservatori cauti. Infatti, prima della procedura di liquidazione di Perini Navi, il gruppo aveva già annunciato l'attuazione di un piano di salvataggio per il cantiere in difficoltà. In quel momento, era il fondo Blue Sky per un prestito di 30 milioni di euro firmato il 18 giugno. Quest'ultimo si è ritirato pochi giorni dopo, costringendo l'inizio di un procedimento legale.