Reed Expositions mantiene l'organizzazione del Cannes Yachting Festival fino al 2041
Dopo un rinvio a maggio 2021, la Corte d'appello di Parigi ha finalmente emesso la sua sentenza nella controversia tra la Federazione delle industrie nautiche (FIN) e Reed Expositions per l'organizzazione del Cannes Yachting Festival. In seguito alla risoluzione anticipata nel 2016 del contratto tra le due parti per l'organizzazione dei saloni nautici di Cannes e Parigi, la controversia tra le parti si è cristallizzata intorno all'applicazione di una clausola che dà a Reed Expositions l'organizzazione dell'evento di Cannes per 20 anni dopo la fine del contratto inizialmente prevista per il 2021, vale a dire fino al 2041. In prima istanza, il tribunale si è pronunciato a favore della FIN. Ma i giudici della Corte d'Appello hanno finalmente ribaltato questa decisione, confermando la legalità del contratto nella loro sentenza del 1° luglio 2021. Reed Expositions gestirà il Cannes Yachting Festival fino al 2041, mentre lo spettacolo rimarrà di proprietà della FIN. "Continueremo a pagare alla FIN la quota contrattuale prevista, alla tariffa stabilita nel contratto del 1998, come abbiamo fatto ogni anno che il salone si è tenuto dal 2016" conferma Michel Filzi, presidente di Reed Expositions.
Fine della saga giudiziaria?
Con l'avvicinarsi dell'edizione 2021 del Cannes Yachting Festival, la decisione della Corte d'appello porta una gradita visibilità. Tuttavia, se la FIN non volesse fare commenti per il momento, potrebbe rinviare la questione alla Corte di Cassazione, che ha un ritardo medio di più di un anno. Ciononostante, Reed spera che la pagina giudiziaria venga voltata e attende con ansia le prossime edizioni. "È una grande soddisfazione vedere i nostri diritti riconosciuti dalla giustizia. Spero che questa decisione metta fine alla fase giudiziaria. Sono molto fiducioso per le prossime edizioni, nonostante il complicato contesto sanitario. Ci sono tutti gli elementi per fare dei bei spettacoli" dice Michel Filzi. Per quanto riguarda le relazioni future con la FIN, proprietaria dello show, fa finta di niente. "Per principio, la mia porta rimane aperta agli uomini e alle donne di buona volontà. Vedremo l'atteggiamento e i discorsi della FIN, dopo questi ultimi anni segnati da parole talvolta aggressive di alcuni dei suoi membri attuali e passati"