Più piccolo del previsto il declino dello yachting nel 2020
Se, a causa del ritardo nella pubblicazione, le cifre presentate dalla Federazione Francese delle Industrie Nautiche (FIN) per la stagione 2020 sembrano già lontane dalle realtà 2021 del mercato nautico francese, sono interessanti per valutare la resilienza del settore. Il presidente della FIN, Yves Lyon-Caen, è soddisfatto. "La situazione non è stata così complessa come avevamo immaginato nel marzo 2020, quando tutto è iniziato. La flessione dell'attività complessiva del settore in termini di fatturato al 31 agosto 2020 è, tutto sommato, appena dell'11%, a 4,72 miliardi di euro"
In termini di occupazione, le misure hanno permesso di limitare l'impatto, con un -5% nel numero di dipendenti.
Crescita del mercato delle barche di seconda mano rispetto alle barche nuove
La costruzione di barche sul territorio francese è anche in calo di circa l'11%, raggiungendo 1,2 miliardi di euro nel 2020, contro 1,34 nel 2019. "Il portafoglio ordini e gli aiuti statali hanno permesso una ripresa quasi istantanea dalla ripresa", sottolinea Yves Lyon-Caen. Il tasso di esportazione rimane alto, al 76%.
Mentre la FIN indica che i dati degli Affari Marittimi sui trasferimenti di proprietà potrebbero essere rivisti, poiché l'implementazione dei nuovi portali amministrativi disturba la raccolta dei dati, il numero di vendite di barche di seconda mano è stimato a 78.128, un aumento del 30%.
Ottimismo per la stagione nautica 2021
Senza poter presentare cifre consolidate, la FIN ha anticipato le sue prospettive per la stagione 2021, che si è appena conclusa. Sottolineando la ripresa commerciale molto forte e le sue conseguenze in termini di pressione sui tempi di consegna, così come le difficoltà logistiche e di approvvigionamento in attrezzature e materie prime, il suo presidente è fiducioso. Solo la situazione dei settori d'oltremare, nelle Indie Occidentali e in Polinesia, che sono stati pesantemente colpiti dalla pandemia, preoccupa per il momento la FIN, che chiede di continuare gli aiuti. "Il ritorno ai livelli del 2019, prima della crisi di Covid, sembra accessibile già nel 2021, corrispondente a una crescita di circa il 10%. In questo periodo, c'è un rinnovato interesse per la nautica, con neo-praticanti e giovani. Come per ogni successo, c'è sempre una spina. Dobbiamo riuscire a consolidare questa presenza"