Crescita del fatturato e dell'occupazione
La Federazione delle industrie navali britanniche e delle piccole unità lavorative, British Marine, ha pubblicato le sue statistiche per il periodo 2021-2022. Queste si basano su dati pubblici governativi e su dati raccolti dai membri dell'associazione.
I ricavi dell'industria nel periodo sono stimati a 4,23 miliardi di sterline, con una crescita del 25% rispetto all'anno precedente o del 6,5% rispetto al periodo pre-pandemia 2019-2020. Il contributo al PIL del Regno Unito è stimato in 1,57 miliardi di sterline, con una forte crescita del 27%.
Anche l'occupazione è dinamica nel settore. Gli equivalenti a tempo pieno sono 38.100, con un aumento dell'8%. Anche l'apprendistato è in una dinamica positiva del +36% dal 2019-2020.
Esportazioni e mercati interni in crescita
Gli indicatori sono positivi sia per le vendite di navi all'esportazione che per l'attività del mercato interno. Le esportazioni sono aumentate del 13% a 1,22 miliardi di sterline. Le barche a vela, con un aumento del 40% a 116 milioni di sterline, e i RIB, con un aumento del 48%, sono i più dinamici, anche se la maggior parte delle esportazioni si concentra sulle barche a motore, per un valore di 574 milioni di sterline.
La domanda dei diportisti britannici ha favorito le importazioni, che sono aumentate dell'8%. I ricavi delle vendite di imbarcazioni nuove e usate sono aumentati del 32% e le vendite di attrezzature del 34%
Attenzione per il 2022-23
Lesley Robinson, responsabile di British Marine, è soddisfatta dei dati, pur rimanendo cauta sul contesto del 2022-23: "È incoraggiante vedere che l'industria nautica ha compiuto una forte ripresa dopo la pandemia, prosperando sia nel mercato nazionale che in quello internazionale e sottolineando il contributo del settore all'economia del Regno Unito. Questi risultati dimostrano che l'industria si trova in una posizione solida, mentre ci avviamo verso tempi economici incerti nel 2022-23".