Julien Le Feuvre, responsabile per l'Europa, il Medio Oriente e l'Africa del produttore di attrezzature Dometic, parla a BoatIndustry delle problematiche attuali e delle nuove aspettative dei diportisti.
Come si suddivide l'attività marina di Dometic tra i vari prodotti nella regione EMEA? Quanto è dovuto alle nuove acquisizioni nel settore dell'energia?
La climatizzazione è la parte più importante della nostra attività, con quasi il 50% delle vendite. Altri prodotti includono refrigerazione, sanitari e tende Dometic. I prodotti per la guida a motore con Seastar rappresentano il 30% delle vendite.
Negli ultimi 2-3 anni ci sono state molte acquisizioni nel settore energetico, soprattutto nel mercato terrestre. Oggi la sfida è dare coerenza a tutto ciò e definire una gamma. C'è ancora molto lavoro da fare prima di avere una proposta importante per il settore marino. La parte più avanzata, presentata al METS 2022, è la "barca in scatola", che offre ai cantieri navali che non dispongono di ampie risorse tecniche interne la possibilità di offrire un'esperienza simile a quella di un'automobile.
Qual è la sua opinione sullo stato del mercato nautico?
Questo è un periodo più incerto. Le imbarcazioni più piccole sotto i 10 metri hanno già iniziato a soffrire negli Stati Uniti e in Europa, poiché i clienti sono sempre più attenti a ciò che acquistano. Alcuni cantieri scandinavi hanno chiuso in luglio e agosto per mancanza di ordini. In Europa, dove si costruiscono più imbarcazioni di grandi dimensioni, l'aumento per il momento sta rallentando, non diminuendo. La dimensione media delle imbarcazioni dei nostri clienti è di 15 metri e continuano ad andare bene. Il nostro stabilimento italiano continua a vendere molto bene, perché le barche da 50 a 100 metri vanno molto bene.
Quali sono i principali sviluppi tecnici di Dometic negli ultimi anni?
Nel settore dell'aria condizionata, il più grande passo avanti è stato fatto qualche anno fa, con la velocità variabile, che ha ridotto i consumi di quasi la metà rispetto a 5 o 6 anni fa. Sono in corso molte attività di ricerca e sviluppo e stiamo guardando ad altri settori. Oggi un impianto di climatizzazione può funzionare a batterie per viaggi giornalieri di 4 o 5 ore.
I gas utilizzati nei condizionatori d'aria sono ormai giunti al termine della loro vita utile e nuovi gas refrigeranti entreranno in servizio tra 2 anni, alla fine del 2025, in base alle nuove normative. Ma questo solleva problemi tecnici, con modifiche ai compressori per adattarli alle nuove gamme di pressione. L'infiammabilità di questi gas comporta la necessità di intervenire su allarmi e rilevatori. In considerazione del rischio che comporta, stiamo valutando la possibilità di ottenere un'esenzione per la Marina. Si tratta della terza modifica in 20 anni.
Il team di gestione sta lavorando anche sulla facilità d'uso e sulla sicurezza, in particolare per quanto riguarda i bambini a bordo.
Come sta cambiando la domanda dei clienti?
Man mano che le imbarcazioni diventano più grandi, la richiesta di potenza continua a crescere. Ma i diportisti, e quindi i costruttori, chiedono soprattutto una maggiore semplicità, per conquistare un pubblico più vasto, e anche un maggiore comfort. Le barche non devono più essere mezzi di trasporto "arcaici". Vogliono tutte le funzioni della loro auto.