Cantieri febbrili e corsie immense
Una visita al Boot di Düsseldorf è sempre un'esperienza istruttiva per l'industria nautica europea e mondiale. Essendo il più grande salone nautico del Vecchio Continente, l'evento di inizio anno non manca di indicatori per valutare lo stato del mercato della nautica da diporto. Se il sole dei saloni nautici autunnali invita sempre all'ottimismo, l'austerità dei padiglioni di Messe Düsseldorf incoraggia il realismo. Il rallentamento delle vendite di imbarcazioni non è più un argomento tabù per nessuno dei nostri interlocutori, e alcuni ammettono che le vendite di piccole imbarcazioni si sono praticamente fermate. Alcuni costruttori di barche stanno rallentando le loro fabbriche.
Segno dei tempi, il più grande salone nautico al coperto vanta ancora 16 padiglioni, ma le dimensioni dei corridoi, il numero di aree di sosta e gli stand di federazioni e associazioni fanno pensare a un numero minore di espositori. L'assenza di un solo catamarano live-aboard, pur spiegabile in termini logistici, suscita interrogativi, nonostante il settore sia uno dei più in crescita nel mondo della nautica.
Motivi per mantenere la rotta
Nonostante ciò, non è stato tutto rose e fiori per l'industria della nautica da diporto che ha lasciato Düsseldorf. Anche se le nuove imbarcazioni esposte erano meno numerose, hanno comunque attirato i visitatori. Si è dovuto pazientare per salire a bordo del nuovo Hallberg Rassy o dell'ultimo Sun Odyssey, segno dell'interesse dimostrato dai visitatori.
Le vendite di yacht sono rimaste in linea con l'obiettivo, al di là di ogni aspettativa, grazie ai regimi di aiuto messi in atto dai principali cantieri navali per evitare l'eccesso di scorte, che hanno reso possibile la vendita anche di piccole unità. Sebbene le incertezze politiche ed economiche continuino a destare preoccupazione, i cantieri vedono ancora opportunità a breve termine.
C'era anche speranza per il futuro a lungo termine dell'industria. La conferenza dell'EBI sui nuovi leader del settore ha messo in evidenza la prossima generazione di diportisti. Tra preoccupazioni e rassicurazioni, il settore della nautica da diporto sta tracciando la sua rotta per il 2024.