Intervista / Brexit et nautisme, per la FIN, la collaborazione continua...

Barca di protesta per il Brexit © Bernard Sharp

Tassazione, commercio, regolamentazione... Il giorno dopo il voto britannico per Brexit, Sébastien Milcendeau, export manager della Fédération des Industries Nautiques, ha condiviso con noi le sue prime riflessioni.

BI : Ora è ufficiale, i britannici hanno votato a favore dell'uscita del Regno Unito dall'Unione europea. Come vedi l'impatto della vittoria di Leave sul settore nautico?

S. Milcendeau : L'inchiostro non è ancora asciutto. E' quindi un po' presto per misurare tutte le conseguenze. Oggi l'incognita principale è quella del programma di rilascio. Siamo abituati a lavorare con gli inglesi. Naturalmente, l'Unione europea continuerà a collaborare con la British Maritime Federation nelle sedi internazionali e a commerciare insieme. Partirò oggi per l'Inghilterra per un comitato ISO!

BI : Quali saranno i principali temi di negoziazione dei futuri accordi, per quanto riguarda i membri del NIF?

S. Milcendeau : Prima di affrontare questi punti, va ricordato che l'impatto non è immediato, il lavoro continua per il momento come prima.

Possiamo distinguere tre tipi di attori che operano con il Regno Unito:

  • Cantieri: esportano barche nell'arcipelago britannico. Per loro la questione principale è la fiscalità. I negoziati in materia dipendono da decisioni governative e politiche. La Fédération des Industries Nautiques non interverrà direttamente, pur difendendo gli interessi dei suoi membri. L'altro aspetto da affrontare è quello delle nuove condizioni amministrative per l'immissione sul mercato.
  • OEM: riforniscono i cantieri attraverso la Manica e continueranno a farlo. Anche in questo caso, la tassazione sarà la questione chiave, e sicuramente la regolamentazione comune continuerà.
  • Attività BtoC (Business to Customer): Comprendono servizi quali ingegneria, leasing, finanziamento... Alcuni operatori si sono trasferiti nel Regno Unito per motivi fiscali e probabilmente vorranno rimpatriare l'attività nel continente. La Fédération des Industries Nautiques dovrà accompagnarli.

BI : Parliamo spesso dell'effetto del tasso di cambio della sterlina sulle importazioni e sulle esportazioni. Quali effetti potrebbe avere sulla nautica?

S. Milcendeau : E' impossibile saperlo a lungo termine. Se oggi la sterlina è scesa, è difficile prevedere la situazione tra qualche mese.

BI : Quale quota rappresentano gli scambi con la Gran Bretagna per il settore nautico francese?

S. Milcendeau : Il mercato europeo si è risvegliato negli ultimi mesi e la quota di mercato di ciascun paese varia notevolmente. È pertanto difficile fornire dati affidabili fino ad oggi.

BI : Quali effetti prevedete sul mercato dell'usato?

S. Milcendeau : Anche in questo caso è necessario attendere l'entrata in vigore degli accordi di riconoscimento prima di stimarli. Oggi, molti francesi acquistano imbarcazioni di seconda mano in Gran Bretagna, dove la flotta è grande. L'evoluzione avverrà in funzione delle nuove condizioni fiscali e amministrative decise.

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