IVA e leasing di barche, Malta denuncia le pratiche francesi

Barche a vela nel porto di La Valletta a Malta

Attaccata dalla Commissione europea per la riduzione dell'IVA sulle imbarcazioni da diporto, l'industria nautica maltese si difende e punta il dito contro la legislazione francese e italiana.

Procedure d'infrazione avviate dall'Unione europea

Come abbiamo detto in queste colonne, l'Unione europea ha avviato procedimenti contro Malta, Cipro e la Grecia per il mancato rispetto delle norme IVA nel settore nautico. L'infrazione riguarda l'aliquota IVA ridotta applicata alle navi in leasing, basata su una navigazione teorica al di fuori delle acque territoriali dell'UE.

Legislazione equivalente in Italia e Francia

In una dichiarazione, i professionisti della nautica maltesi, rappresentati dall'Associazione per il diritto marittimo di Malta, dal Forum marittimo di Malta, dalla Sezione per il commercio dei servizi di diporto della Camera di commercio di Malta e dalla Rete dell'industria dei super yacht di Malta, denunciano la procedura europea e fanno riferimento a legislazioni simili in Italia e in Francia. "Malta non ha certamente reinventato la ruota, ma si è basata sull'analoga interpretazione [delle norme europee] data dall'Italia, confermata nell'ottobre 2010 dalle autorità fiscali italiane in un "vademecum del leasing nautico". "

Il comunicato stampa dettaglia l'esempio esagonale. "Inoltre, si sottolinea che la Francia riconosce dal 2005 la difficoltà di stabilire, per i fornitori di noleggio di imbarcazioni da diporto, in quale misura siano utilizzati nelle acque europee. L'articolo 13 dell'istruzione amministrativa 3 A-1-05 pubblicata nel Bollettino ufficiale delle imposte del 24 gennaio 2005 riconosce questa difficoltà e autorizza i prestatori di servizi di leasing ad applicare una riduzione del 50% sull'importo totale dell'affitto, indipendentemente dalla categoria di nave

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